Durante le lezioni di Informatica, tenute dal prof. Paolo Berlanda con il prezioso supporto del prof. Matteo Magrin, le due classi terze del Liceo scientifico opzione Scienze Applicate — 3^APA e
3^APB — stanno approfondendo il mondo dell’elettronica e della programmazione attraversol’utilizzo di Arduino, una piattaforma hardware e software open source ampiamente utilizzata per la
realizzazione di progetti interattivi.
Tra i progetti in corso figurano:
- la realizzazione di una stazione meteo per la rilevazione e la visualizzazione di temperatura
e umidità su schermi LCD, con registrazione dei dati su schede di memoria SD; - la costruzione di un sistema per la misurazione della qualità dell’aria, attraverso il
rilevamento delle concentrazioni di VOC e CO₂; - lo studio dell’accelerazione di caduta di un corpo, tramite una fotocellula applicata a una
ruota dentata realizzata con una stampante 3D.
Queste attività, a forte carattere interdisciplinare, sono coordinate dal prof. Matteo Magrin.
Nel corso delle lezioni, abbiamo imparato a collegare correttamente i componenti elettronici e a scrivere il codice necessario per farli funzionare. Uno dei progetti più interessanti che abbiamo
realizzato riguarda la costruzione di un sistema per il rilevamento degli ostacoli, basato sull’impiego di sensori a ultrasuoni.
Gli ultrasuoni sono onde sonore ad alta frequenza, superiori ai 20 kHz, quindi non percepibili dall’orecchio umano. Il sensore HC-SR04, che utilizziamo in classe, lavora a 40 kHz ed è
composto da due elementi: un trasmettitore, che emette impulsi ultrasonici, e un ricevitore, che rileva il segnale riflesso dopo aver colpito un ostacolo.
Arduino misura il tempo che intercorre tra l’emissione e la ricezione dell’onda, e da questo calcolo è possibile determinare la distanza dell’oggetto posto davanti al sensore. Se tale distanza risulta
inferiore a una soglia prestabilita nel codice, viene attivato un buzzer, ovvero un piccolo dispositivo sonoro, che emette un segnale acustico di avvertimento. In questo modo è possibile
simulare un sistema di allarme attivo, in grado di rilevare oggetti troppo vicini.
Oltre all’aspetto tecnico, questo progetto ci ha portati a riflettere su come queste tecnologie siano già ampiamente utilizzate nella vita quotidiana. Un esempio comune sono i sensori di parcheggio
montati sulle automobili, che utilizzano proprio gli ultrasuoni per segnalare la presenza di ostacoli durante le manovre.
Un altro impiego importante è quello nei dispositivi di assistenza per persone non vedenti, come i bastoni intelligenti, che grazie a sensori simili possono rilevare la presenza di ostacoli ed emettere
segnali acustici o vibrazioni, facilitando gli spostamenti in autonomia.
In conclusione, lavorare con Arduino ci offre una doppia opportunità: da un lato, acquisire competenze tecniche in modo pratico e coinvolgente; dall’altro, comprendere l’impatto concreto
della tecnologia nella vita quotidiana, soprattutto quando è utilizzata per rendere il mondo più sicuro e accessibile.
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